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Ecco il Diotto di Scarperia tra storia, corse e stupore


8 SETTEMBRE 

A meno di 500 metri dal circuito del Mugello, a Scarperia e San Piero (FI), ci sono storie, tradizioni, corse e stranezze per cui vale la pena stupirsi. E penso che dopo questo post, il dì otto settembre, varrà la pena recarsi in Toscana per il Diotto, rievocazione tardomedievale di fasti e giochi di gagliardia destinati a salutare ogni anno l'ingresso del Nuovo Vicario.  

Curioso? E non ti ho ancora parlato della corsa dei mattoni e della corsa delle bigonce...


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LA STORIA DI SCARPERIA 

Castel San Barnaba, la futura Scarperia, nacque il 7 settembre 1306 per volere della Repubblica Fiorentina con il preciso scopo di avere un baluardo difensivo lungo la strada che arrivava dal Mugello. 
Incentivi ed esenzioni permisero a questa "Terra Nuova" di trasformarsi in un centro abitato di tutto rispetto e nel 1415 Scarperia fu elevata a sede di Vicariato. 

Il Vicario, mandato da Firenze con incarico semestrale rinnovabile, aveva compiti amministrativi, giurisdizionali e legiferativi. Questa figura calata dall'alto, comunque, si insediava prestando giuramento sulla pubblica piazza.

Tra i due momenti che ogni anno vedevano il cambio di inquilino a Palazzo dei Vicari, quello più sentito era sicuramente l'avvicendamento dell'ottavo giorno di settembre, ricorrenza della Natività della Madonna e giorno successivo al compleanno di Scarperia. E il Vicario, dopo il giuramento, assisteva ai giochi di gagliardia tra i rioni.

Se vuoi saperne di più sul comune di Scarperia e San Piero, facente parte de I borghi più belli d'Italia, visita il sito della Pro Loco (clicca qui)


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IL DIOTTO 

Proprio su questa tradizione annuale del giorno "8 settembre" (il dì otto) dal 1953 le autorità scarperiesi decisero di iniziare a rievocare avvicendamento Vicariale e giochi in modo sempre più coinvolgente e preciso. 

E tra poco, l'attesa per il Diotto inizierà con le Giornate Rinascimentali, in cui Scarperia grazie a 600 figuranti torna indietro nel tempo. Con tanto di paglia per le strade e gabellieri che, all'ingresso del paese, cambiano gli euro con i fiorini.


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Ma la sera del Diotto, allo scampanare della torre, dal Palazzo dei Vicari esce un corteo composto da oltre un centinaio di persone con il Vicario Uscente che, al suon di chiarine e tamburi, si dirige tra le due fitte ali di folla incontro al prossimo dignitario. A Porta Fiorentina i due personaggi e i rispettivi cortei si salutano, percorrendo a ritroso le vie festose e scortando il Nuovo Vicario fino alla piazza tra Palazzo dei Vicari e la chiesa parrocchiale di Scarperia. Qui, avverrà il giuramento che sarà festeggiato con i giochi di un Palio tra i Rioni (e borghi) di Scarperia.

Per maggiori informazioni sul Diotto, vai su http://www.diottoscarperia.it/index.html


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I GIOCHI 

Gli antichi giochi di gagliardia oggi hanno quindi preso la forma di un Palio, ormai minuziosamente codificato in tutte le sue parti e in tutti i suoi tecnicismi. Tanto da far includere il Diotto nella Federazione italiana giochi storici

I Rioni in campo vengono identificati tramite un colore e, mano a mano, sono aumentati con il tempo (a Rossi, Bianchi, Blu e Verdi si sono aggiunti Gialli, Rosa, Neri, Viola, Celeste, Arancioni, Granata e Grigi). 

Queste squadre si scontrano nelle 5 differenti prove con lo scopo di creare una classifica che, dopo aver stabilito i 4 Rioni finalisti, andrà a premiare con il Palio il primo arrivato.


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I giochi? C'è il Lancio dei coltelli, dove il prodotto principe di Scarperia al quale è stato dedicato anche un museo viene scagliato in una gara di precisione, la corsa dei mattoni, il Tiro alla Fune, la corsa delle Bigonce e il Palo della Cuccagna.  

Dal 2006, inoltre, viene disputato fuori dal Palio anche il Trofeo per gli Sbandieratori dedicato ad Alessio Robertazzi, giovanissimo bandieraio prematuramente scomparso.


MATTONI E BIGONCE 

E arriviamo alle corse, spettacolari, dei mattoni e delle bigonce. Ammetto che per comprenderle per bene ho dovuto leggermi attentamente il regolamento e guardare in slowmotion alcuni video su YouTube.


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Partiamo dalla Corsa dei Mattoni, una gara a staffetta dove il frazionista deve "correre" solo per una ventina di metri nella sua corsia rettilinea, ma mettendo i piedi solo sui tre mattoni che si porta appresso. 4 frazionisti, 2 mattoni di riserva, una danza bellissima e fluida. 

Ecco un video per capire meglio e magari provare, come ho fatto io, utilizzando 3 vecchi giornali nel corridoi di casa.



Ora è il momento della Corsa delle Bigonce. Essendo lo stesso tipo di contenitore di vimini alto e stretto del Palio delle Contrade di Canale Monterano (RM) (vai al post A Canale Monterano e di corsa!), pensavo che la corsa di Scarperia impiegasse delle portantine molto simili, e invece no. Qui nessuno porta a spalla nessuno. 

Sullo stesso brevissimo rettilineo della Corsa dei Mattoni, i 4 agili corridori del Rione devono alternarsi ad entrare dentro uno stretto bigoncio senza fondo e, con questo busto contenitivo per gambe, correre a piccoli passi dall'altra parte. 

Qui è stato anticipato da due suoi compagni che, schiacciando il bigoncio a terra, permettono un fulmineo cambio in salto ai corridori. Anche in questo caso, un video chiarirà meglio di qualsiasi parola.


STUPORE 

Ora capisci perchè ci ho messo un po' per scrivere questo post. A parte la consueta fase di studio di storia, regolamenti e tradizioni, spesso mi sono esibito in stupite standing-ovation da scrivania, prove casalinghe delle tecniche utilizzate in corsa e risate a non finire in merito a questo o a quel particolare. 

Ecco il bello del Diotto a breve a Scarperia. Attira, stupisce, insegna.



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BASTA INFORMARSI, EVITARE DI LANCIARSI IN IMPRESE AL DI SOPRA DELLE PROPRIE CAPACITA' E RICORDARE DI PREPARARSI ADEGUATAMENTE ALL'EVENTO CON QUALCHE ALLENAMENTO SPECIFICO ....