Correndo (e non solo) per la Lomellina
OLTRE LA CORSA DEI BABBI Se pensi che questo sia solo un post dedicato alla Corsa dei Babbi (Natale) di domenica 20 dicembre a Mede (PV), ti sbagli.
Infatti, ci sarà anche un avviso per le Folle di corsa dedite alle campestri e, soprattutto, un breve spaccato di quanto può offrire la Lomellina, quel "tallone" di Lombardia compreso tra il Ticino, il Po e il Piemonte.
RISCALDAMENTO NATALIZIO Ma partiamo da Mede e dalla Corsa dei Babbi 2015.
La manifestazione podistica non competitiva dal tema natalizio e dall'offerta libera (destinata ai Vigili del Fuoco e ai volontari del canile), si è svolta in una tarda mattinata dal clima gradevole.
Il punto di ritrovo si riempie pian piano di decine di Babbi Natale più o meno improvvisati, più o meno sportivi. Me compreso.
Nessuno si scalda, tutti sono stravacati a parlare, fare foto e mangiare. Ciascuno risparmia le forze in attesa della corsa di 4 km o della camminata da 1 e, soprattutto, in previsione della faticaccia della notte di Natale.
Ultima foto di gruppo e si parte. Corri in direzione delle campagne, torna verso il campanile della Cronoscalinata. Vai fin dove le case si diradano, trotterella nelle vie sempre più strette e centrali di Mede.
Siamo a ranghi serrati e, nel caso di sfilacciamenti, ecco il grido "Ehi, davanti, mollate un po'!". E si ritorna compatti.
Un gruppo rosso e bianco che saluta chi guarda divertito dalla finestra, riceve gli applausi da quelli che incontra, esulta allo strombazzare natalizio di chi, in macchina, accosta e si gode quei 30 secondi di fiume barbuto.
Infine torniamo nella piazza che ci ha visti partire, per scambiarci gli ultimi auguri e piluccare una fetta di panettone o un tè caldo. Missione compiuta.
La Corsa dei Babbi, infatti, è stata un riscaldamento, non tanto nel fisico quanto nello spirito natalizio di corridori, camminatori, pubblico e intera città di Mede.
AVVISO PER GENNAIO E gli Amici del 115 erano là, di fianco al gazebo presidiato dai Babbi Natale, ad offrire Vin Brulè ed aiutare, come sempre, qualcuno.
Quattro chiacchiere prima della Corsa, quattro chiacchiere dopo e un "Ci vediamo per la campestre di Gennaio?"
Boh, forse passo. Devolverei a qualcun altro una di quelle gare da lasciarci le ... scarpe.
Organizzata dal Comune, dall'Associazione 115 Amici dei pompieri e dall'Atletica Pavese, Domenica 24 gennaio 2016 tornerà per la quarta volta a Mede una delle campestri più Folli che ci siano, fatta di fango, fossati agricoli e una buona dose di freddo e fatica. Se ti va bene (e hai l'età giusta) finisci dopo 2 km, altrimenti la distanza da percorrere si raddoppia o si triplica.
Una di quelle gare che, insomma, ti fanno sorridere benevolmente di tante altre corse.
IN GIRO Nel salutare Mede ed avviarmi a scoprire un po' di Lomellina, incontro una rotonda che mi indirizza verso più luoghi, vicini e lontani. Pur prendendo appunti decido, per il momento, di rimanere in quella pianura agricola dei dintorni.
Qualche Km a sud, verso il Po, incontro Frascarolo (PV). Un primo castello e dei primi gioielli di chiese.
Sconfino poi in Piemonte, superando il Grande Fiume e dirigendomi a Pomaro Monferrato (AL), che mi accoglie dalla collina con il suo lato più tetro e attento, rappresentato dalla mole in controluce del Castello.
Su in paese, però, l'atmosfera è diversa. Sì, certo, si intuiscono le funzioni difensive dalle mura del Ricetto e dalla Casa del Corpo di Guardia, ma tutto è molto più rilassato. Basti vedere la cura con cui è realizzato il campanile della Parrocchiale o la facciata "urbana" del Castello.
Torno in Lombardia per Breme (PV), centro della Cipolla Rossa e dell'antica abbazia che accolse i monaci del monastero di Novalesa (TO) ereditandone il prestigio. Otto secoli di storia da rintracciare sul campo nel chiostro, nella cripta e in tanti altri piccoli segni.
Lì vicino c'è Sartirana Lomellina (PV), paese che emerge dalla campagna piatta con il torrione del castello e i campanili romanici delle chiese.
Concentrandoci sul Castello, il guazzabuglio di rimaneggiamenti presenti fa comprendere quanto la costruzione viscontea sia stata utilizzata nel corso dei secoli.
All'interno, la sorpresa di una mostra e un'esposizione di moda, che un rozzo come me si beve tutta di corsa.
Ultima tappa di questo giro in Lomellina è, a poca distanza da Mede, la città di Lomello (PV). Romana, Longobarda, Contea Palatina, territorio dei Visconti e degli Sforza, feudo dei Crivelli fino al 1760, la località è ricca di storia e di reperti. Nello spegnersi del giorno, scopro la millenaria Basilica di Santa Maria Maggiore con il monumentale ingresso in rovina, l'antico Battistero e Castello Crivelli (ora municipio).
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