Bastia Umbra vive e rivive nel suo Palio
18 - 29 SETTEMBRE In corso da una settimana, l'edizione numero 53 del Palio de San Michele di Bastia Umbra (PG) si sta ormai avvicinando al gran finale.
Eppure, anche quando l'eco della Lizza, dei Giochi, delle Sfilate e dei tanti altri aspetti della Festa Patronale si sarà spento, la città umbra continuerà a vivere lo spirito del Palio.
Perché, in fondo, questo spirito vitale risiede nella fibra stessa di Bastia Umbra.
Per ulteriori informazioni, ti rinvio al sito del Palio (www.paliodesanmichele.it)
E la sera del 28 non perderti la diretta streaming ...
COINCIDENZE?! IO NON CREDO ... Forse penserai che io stia esagerando, ma continuando a leggere potresti capire come invenzione, evoluzione e successo del Palio de San Michele fossero già scritti nel DNA secolare, se non millenario, di Bastia Umbra.
Un primo indizio è proprio nella nuova chiesa parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo che, nel 1962, fu consacrata con giochi e festeggiamenti cittadini, dando origine al Palio. Essa fu costruita a fianco dell'antica Collegiata, ereditandone la funzione di Parrocchiale.
La continuità si trova anche nel periodo scelto per il Palio. Se è logico incentrare il tutto sulla ricorrenza del Santo Patrono di Bastia Umbra San Michele Arcangelo (29 settembre), meno immediata è la coincidenza che vede parte dei giorni dedicati alla Festa legati al 17 settembre, ricorrenza delle Stigmate di San Francesco. Data d'inizio, per concessione di papa Gregorio XIII nel 1581, della locale e importante Fiera annuale.
E sebbene i 4 Rioni che si disputano il Palio de San Michele (Moncioveta, Portella, San Rocco e Sant’Angelo) siano stati creati nel 1962, essi sono orientati secondo le antiche Porte del centro storico traendo nomi, simboli e colori dalla storia millenaria di Bastia Umbra. Per riscoprire queste origini e scelte nel dettaglio, ti rinvio all'interessante sezione del sito (clicca qui).
Eppure tutto sembrerebbe proiettato all'indietro, alla creazione di un qualcosa che valorizzi il passato della città.
Invece, il Palio de San Michele è ormai diventato Storia presente di Bastia Umbra, un elemento vivo e vitale della città comprensibile già dai Rioni stessi.
Si è infatti davanti ad altro che fugaci squadre sportive, perché il Palio de San Michele in questo mezzo secolo ha solo mostrato chiaramente quanto era già scritto nel patrimonio genetico dei Bastioli. La lunga preparazione di tutti, la vasta partecipazione in piazza e sugli spalti, le Taverne centro di ogni Rione e l'attenzione ai dettagli lasciano stupefatti.
E non pensare a Rioni "ognuno per sé" o ad un costante stato da città assediata. Sono tantissimi i dettagli che evidenziano il fine comune di Bastia Umbra, a partire proprio dal Palio 2015 che andrà al vincitore, in cui ogni Rione ha un compito diverso nel comune obiettivo di adoperarsi per la buona riuscita della Festa Patronale.
Poi c'è il libro dedicato ai 50 anni del Palio, una nuova rotonda da intitolare, Premi Speciali, tanta musica, eventi per i più piccoli, la pubblicazione de Il Rionale ... e il puzzle, da quest'anno gioco del Palio consistente nell'incastonare le tessere per realizzare l'immagine degli stemmi uniti dei 4 Rioni.
IN SINTESI ... PURTROPPO Perché mi ostino a riassumere e tagliare, quando potrei scrivere più post? Mistero.
Chi ha invece capito come sintetizzare in modo geniale quanto scritto sopra è stato proprio il Palio de San Michele attraverso la sua cerimonia d'apertura. Davanti a Parrocchiale e Collegiata, avviene la solenne benedizione degli stendardi e dei mantelli, che richiama l'origine religiosa della manifestazione. I quattro capitani dei Rioni scendono in piazza insieme al presidente e al coordinatore dell’Ente Palio, accompagnati da cinque bambini che sorreggono i mantelli dai colori distintivi, in segno di continuità e prospettive future. Il parroco li veste, benedice tutti i presenti e ricorda che la Festa deve essere un momento di comunione e gioia, aggregazione e condivisione.
Poi è il momento delle Sfilate. Le Sfilate sono rappresentazioni teatrali messe in scena nella piazza centrale di Bastia Umbra da centinaia di attori, comparse e ballerini di ogni Rione. Esse nacquero nel 1965 e dagli anni '80 i Rioni sono liberi di sceglierne l’argomento, facendo scendere in piazza impressionanti coreografie e macchine sceniche (i carri) nate in mesi di duro lavoro.
Dopo le Sfilate, il Palio de San Michele diventa sportivo, con tre Giochi tradizionali (Corsa con i sacchi, Tiro alla Fune, Albero della Cuccagna) e Il muratore, una moderna prova di abilità e velocità da quest'anno sostituita, come ti ho già scritto, con il puzzle.
LA LIZZA La disputa del Palio di Bastia Umbra si conclude in grande stile con la Lizza, una gara di corsa a staffetta che quasi sempre è decisiva per aggiudicare la vittoria finale.
La sera del 28 settembre, quattro atleti per ciascun Rione corrono la loro frazione di 400 metri nella lunghissima piazza Mazzini, avanti e indietro sotto a gradinate stracolme di tifosi osannanti.
Fin dalle origini del Palio de San Michele, la Lizza ha sempre avuto un ruolo centrale per punti assegnati e spettacolarità. Niente di paragonabile, tuttavia, al momento immediatamente successivo, la proclamazione del Rione vincitore del Palio de San Michele che avrà il privilegio di vivere la Festa Patronale di Bastia Umbra in prima fila.
L'indomani, 29 settembre, il Rione riceverà dal parroco la Lancia dell'Arcangelo durante la solenne celebrazione liturgica e, nella processione che segue, avrà l'onore di portare a spalla per le vie del centro la Statua di san Michele Arcangelo.
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