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Il rumoroso Palio degli Zoccoli di Desio


DAL 1277 

Per noi barbosi storici medievali la Battaglia di Desio del 21 gennaio 1277 segna l'affermazione a Milano dei Visconti e la sconfitta dei Della Torre. Per gli abitanti di Desio (MB), invece, ha rappresentato la fine dell'assurdo divieto di camminare calzando zoccoli di legno

E ora, la prima domenica di giugno, le contrade della città si sfidano di corsa ciabattando nel Palio degli Zoccoli.


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TORRIANI VS VISCONTI 

A metà XIII secolo il Comune medievale di Milano si sta avviando lentamente a diventare una Signoria. I Comuni infatti non sono più centri di sperimentazione politica come una volta. Quella vitalità pragmatica che li aveva contraddistinti contro Federico I Barbarossa, tanto per citarne uno, si stava pian piano spegnendo. 

Guelfi e ghibellini, vecchi e nuovi nobili, Capitani del Popolo e Podestà, dissidi interni e aiuti forestieri stavano trasformando i Comuni in enormi bombe ad orologeria, pronte ad implodere in qualsiasi momento ed essere preda di qualsiasi fazione. 

E lo scontro tra le mura di Milano tra Della Torre e Visconti si inseriva in questo scenario, in una continua rincorsa armata a quella carica civile o religiosa che avrebbe potuto dare l'avvio alla definitiva ascesa al potere di una delle due parti.


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Ad inizio 1277 i Della Torre sono padroni di Milano e i Visconti sono al di fuori della città. Gli esiliati si stanno organizzando nei boschi a nord di Desio con amici provenienti da Novara, Pavia e Como per tornare alla carica e riportare a Milano l'arcivescovo, Ottone Visconti. Appena lo scopre, Napo della Torre va all'attacco con i suoi uomini. 

Lo scontro avviene giovedì 21 gennaio 1277 e sancisce la sconfitta dei Torriani, l'incarcerazione di Napo, la conquista di Milano, il rientro dell'arcivescovo. I Visconti non avranno più grossi ostacoli.


VIETATO CIABATTARE

La fazione vincitrice capì immediatamente l'importanza di tale vittoria e Ottone Visconti dichiarò festività il 21 gennaio, ordinando di celebrare messe nella cattedrale di Milano proprio in questa ricorrenza. 

Dal canto loro, la tradizione narra che anche gli abitanti di Desio furono molto felici di questa vittoria.


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Si dice infatti che gli antichi boschi di Desio fossero riserva di caccia esclusiva dei Torriani e che avessero promulgato un editto che vietasse di indossare qualsiasi tipo di calzatura. Questo perchè "I Villani co' loro zoccoli fan più rumor che le carrette di Ungaria (cioè degli Unni)" e facevano scappare le prede dei signori.

E quindi, a parte gli over65 a cui era consentito fasciarsi i piedi con bende, per gli altri 

[…] disponiamo che nelle terre del borgo di Desio sia fatto divieto a chiunque, nobile o plebeo, di recarsi in qualunque modo a caccia, e di attraversare dette terre calzando ai piedi o altre calzature con suola di legno : pena l’ammenda di cinque terzuoli di buona mistura; nel caso di recidiva, vengano inflitti cinque tratti di corda se uomo, o la pubblica fustigazione se femmina […]

Pensiamo che soddisfazione per gli abitanti di Desio accogliere il vittorioso Ottone Visconti con un bel fracasso di zoccoli! E, soprattutto, al passaggio della gabbia con lo sconfitto Napo della Torre.


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IL PALIO 

Una storia così, ovviamente, non poteva cadere nel nulla. Dal 1989 a Desio c'è il Palio degli Zoccoli, con tanto di corteo storico medievale e prigioniero assordato a suon di tacchi. 

Poi si corre. Undici contrade e undici coppie di atleti con gli zoccoli di legno ai piedi che si sfidano in una corsa a staffetta intorno alla piazza e alla basilica dei Santi Siro e Materno per aggiudicarsi questo rumoroso Palio.


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La storia e la tradizioni non hanno mai fatto così tanto chiasso come nella Corsa degli Zoccoli di Desio e in quei giri da 400 metri fatti di curve, pavé e zoccoli di legno.



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