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Eclissi di folle, eclissi di corsa


  UN APPUNTAMENTO SPECIALE e stavo quasi per farmelo sfuggire.
Fortunatamente, quando la mattina del 20 marzo è arrivata l'eclissi di sole, mi sono fatto trovare pronto con il naso all'insù e un filtro sugli occhi. Ai piedi le scarpe da running e nella mente un nuovo post di Folle di corsa per un appuntamento speciale.

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  LA "SOLAR ECLIPSE MARATHON" Le scarpe però non mi sono servite. Avrei voluto fare una corsetta sotto l'eclissi, ma sono rimasto talmente ammaliato da quello spettacolo che me ne sono dimenticato.
Chi invece non si è fatto sorprendere ed ha anzi perseguito fino in fondo il proprio obiettivo sono stati i quasi 400 partecipanti che il 14 novembre 2012 hanno corso la Solar Eclipse Marathon di Port Douglas, nel nord della costa pacifica dell' Australia. 
Un evento organizzato con una tale capacità di valorizzare territorio e occasione, che c'è solo da prendere appunti. 
Prima un tour a due Patrimoni dell'Umanità targati Unesco (la grande barriera corallinala foresta pluviale di Daintree) e poi, al primo raggio di sole riemerso dal disco lunare, la partenza per una maratona difficile da dimenticare. Per farti un'idea, eccoti un video su YouTube.

  FUGGIRE DALL'OMBRA Eppure, se nel 2012 in Australia si correva per omaggiare l'eclissi, la storia è piena di folle di corsa terrorizzate da questi periodici allineamenti astronomici.
Per esempio, l'eclissi di sole dell'estate 1033 fu vissuta e raccontata con toni apocalittici dal monaco Rodolfo il Glabro, che scrisse di uno spettacolo veramente terribile, di cattivo presagio:
[...] Il sole prese il colore dello zaffiro e portava nella sua parte superiore l'immagine della luna nel primo quarto. Guardandosi l'un l'altro, gli uomini si vedevano pallidi come morti. Le cose sembravano tutte immerse in un vapor color zafferano. Allora, un immenso spavento si impadronì degli uomini [...]
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Con tali improvvise e spettrali premesse, è chiaro che si scatenasse un fuggi-fuggi generale, una drammatica corsa a rifugiarsi nella chiesa più vicina. E lo facevano principalmente per 3 motivi.
Il primo, ovviamente, era quello di chiedere un aiuto dall'Alto. La seconda ragione è da ricercarsi nella consuetudine di lasciare sempre accesa all'interno della chiesa candele e lampade ad olio, rendendola l'unico luogo illuminato e un faro in quella strana oscurità innaturale. 
L'ultima motivazione è legata alla struttura stessa delle chiese, per lungo tempo il solo edificio dell'abitato costruito in pietra, dalle mura molto spesse e dotato di una sacralità ritenuta inviolabile.
Soprattutto per quelle ombre improvvise strumento di forze soprannaturali.

  A ME GLI OCCHI Comunque sia, le eclissi da sempre ci catturano e ci lasciano, per diverse ragioni, senza fiato. Quasi accompagnassimo fisicamente quella folle corsa della luna nel cielo, in pieno giorno.

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RICORDA, NON BISOGNA ESSERE ATLETI PROFESSIONISTI PER SEGUIRE LE ORME DI FOLLE DI CORSA.
BASTA INFORMARSI, EVITARE DI LANCIARSI IN IMPRESE AL DI SOPRA DELLE PROPRIE CAPACITA' E RICORDARE DI PREPARARSI ADEGUATAMENTE ALL'EVENTO CON QUALCHE ALLENAMENTO SPECIFICO ....